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Un uomo salì su di un palco e... (click qui per leggere)


Un uomo salì su di un palco e fece una battuta: tutti risero come pazzi. Dopo un momento, rifece la stessa battuta: rise meno gente. Fece la stessa battuta di nuovo e di nuovo... quando non ci fu più nessuna risata dal pubblico, lui sorrise e disse:  "non puoi ridere della stessa battuta di nuovo e di nuovo, ma perché continui a piangere sulle stesse cose di nuovo e di nuovo?".

Discorso isterico di un malato di Facebook ... (click qui per leggere)


Smettila ! Io non sono dipendente da FB, chiaro??? Voltiamo pagina? Ah Condividi? Bene, così facciamo più gruppo, mi piace. In questa casa non possiamo certamente dire "Homepage sweet homepage"...Tu pretendi ma poi sei sempre in giro, accedi, esci, accedi, esci...mica è un albergo questo sai? Ecco li, guarda che profilo, cosa è successo, a cosa stai pensando...aggiornami, così, per info e cerca di non divagare, solo le cose principali o recenti. Cooooosa? Io faccio poke cose in casa?? Basta, ora taggami il sale per favore e anche una fetta di spam. Vado a prendere l'acqua, tienimi il post....Ah, a proposito, prendi nota, invece di fare i tuoi soliti commenti "ricordarsi di chiedere a tua cugina se è tua cugina". Domanda stupida? Violiamo la privacy? No, no qui io le cose le voglio precise, mica spariamo rapporti di parentela a caso, se poi non è tua cugina, segnaliamo la cosa a chi di dovere. Hai una filosofia di vita molto strana sai? Guarda che se continua così la nostra situazione sentimentale passa da impegnato a single, io ti avviso...e ti ho detto scrivi !!! La penna? E' link non la vedi? Comunque per finire, rimuovi dalla tua testa quel pensiero e cerca di applicarti di più tu nel fare le cose, altrimenti quella Farmville dei nostri sogni, quella a due piani, rimarrà un evento che non vivremo mai !!! * © Le Perle Di Un Pirla *

Bellissima: "La scatola"... (click qui per leggere)

La bambina stava prendendo un suo pacco di Natale. Avvolgeva una scatola con costosissima carta dorata. Impiegava una quantità sproporzionata di carta e fiocchi e nastro colorato. “Cosa fai?” – la rimproverò aspramente il padre. “Stai sprecando tutta la carta! Hai idea di quanto costi?”. La bambina con le lacrime agli occhi si rifugiò in un angolo stringendo al cuore la sua scatola. La sera della vigilia di Natale, con i suoi passettini da uccellino, si avvicinò al papà ancora seduto a tavola e gli pose la scatola avvolta con la preziosa carta da regalo. “E’ per te, papi” – mormorò. Il padre si intenerì. Forse era stato troppo duro. Dopo tutto quel dono era per lui. Sciolse lentamente il nastro, sgrovigliò con pazienza la carta dorata e aprì pian piano la scatola. Era vuota! La sorpresa sgradita riacutizzò la sua irritazione ed esplose: “E tu hai sprecato tutta questa carta e tutto questo nastro per avvolgere una scatola vuota!?”. Mentre le lacrime tornavano a far capolino nei suoi grandi occhi, la bambina disse: “Ma non è vuota, papà! Ci ho messo dentro un milione di bacini!”. Per questo, oggi c’è un uomo che in ufficio tiene sulla scrivania una scatola da scarpe. “Ma è vuota” – dicono tutti. “No. E’ piena dell’amore della mia bambina” – risponde lui.

Bellissima: "Il pugno chiuso"... (click qui per leggere)

C’era una volta un bambino, che andando e stando a scuola teneva sempre chiuso il pugno della mano sinistra. Quando era interrogato dalla maestra si alzava e rispondeva tenendo il suo pugno chiuso; scriveva, con la destra, e conservava il pugno sinistro ben chiuso. Un giorno la maestra, anche per dare soddisfazione a tutti gli alunni, gli chiese il perché di questo atteggiamento. Il bambino non voleva rispondere, ma poi, dietro le insistenze della maestra e soprattutto per accontentare i compagni di scuola, decise di svelare il segreto. "Quando ogni mattina parto da casa per venire a scuola, mia madre mi stampa sul palmo della mano sinistra un forte bacio e poi, chiudendomi la mano, mi dice sorridendo: - Bambino mio, tieni sempre ben chiuso qui nella tua mano il bacio di tua madre! - Per questo tengo sempre il pugno chiuso: c'è il bacio della mia mamma dentro”.

Il senso dell'amicizia... (click qui per leggere)

Un uomo camminava per una strada con il suo cane e si godeva il paesaggio, quando ad un tratto si rese conto di essere morto.
Si ricordò quando stava morendo e che il cane che gli camminava al fianco era morto da anni.
Si chiese dove li portava quella strada ma dopo un poco giunsero ad un alto muro bianco che costeggiava la strada e che sembrava di marmo.
In cima alla collina, il muro s'interrompeva in un alto arco che brillava alla luce del sole.
Quando vi fu davanti, vide che l'arco era chiuso da un cancello che sembrava di madreperla e che la strada che portava al cancello sembrava di oro puro.
Con il cane s'incammino verso il cancello, dove a un lato c'era un uomo seduto ad una scrivania.
Arrivato davanti a lui, gli chiese: “Scusi, dove siamo?”. “Questo è il Paradiso, signore” rispose l'uomo. “Wow! E non si potrebbe avere un po' d'acqua?” “Certo, signore. Entri pure, dentro ho dell'acqua ghiacciata.”
L'uomo fece un gesto e il cancello si aprì…
”Non può entrare anche il mio amico?” disse il viaggiatore indicando il suo cane. “Mi spiace, signore, ma gli animali non li accettiamo.”
L'uomo pensò un istante, poi fece dietro front e tornò in strada con il suo cane. Dopo un'altra lunga camminata, giunse in cima a un'altra collina in una strada sporca che portava all'ingresso di una fattoria, con un cancello che sembrava non essere mai stato chiuso e senza alcuna recinzione.
Avvicinandosi all'ingresso, vide un uomo, che leggeva un libro, seduto contro un albero. “Mi scusi”chiese “Non avrebbe un po' d'acqua?” “Sì certo. Laggiù c'è una pompa, entri pure.” “E il mio amico qui?” disse lui, indicando il cane. “Vicino alla pompa dovrebbe esserci una ciotola.” Attraversarono l'ingresso ed effettivamente poco più in là; c'era un'antiquata pompa a mano, con a fianco una ciotola. Il viaggiatore riempì la ciotola e diede una lunga sorsata, poi la offrì al cane. Continuarono così finché non furono sazi, poi tornarono dall'uomo seduto all'albero. “Come si chiama questo posto?” chiese il viaggiatore. “Questo è il Paradiso.” “Be', non è chiaro. Laggiù in fondo alla strada uno mi ha detto che era quello, il Paradiso.” “Ah, vuol dire quel posto con la strada d'oro e la cancellata di madreperla? No, quello è l'Inferno.” “E non vi secca che usino il vostro nome?” “No, ci fa comodo che selezionino quelli che per convenienza lasciano perdere i loro migliori amici...”

Vi preghiamo di dare un'occhiata anche al MESSAGGIO CONTRO L'ABBANDONO (clicca qui) e di farlo girare, grazie mille!!

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