Un racconto per riflettere: "Il suddito, il re e Dio". (clicca la foto)

Si racconta che in un regno lontano c’era un re che non credeva nella bontà di Dio. Aveva, tuttavia, un suddito che gli ricordava sempre quella verità. 
Un giorno, il re uscì a cacciare insieme al suo suddito, ed un branco di animali della giungla li attaccò. Il suddito riuscì ad uccidere alcuni animali, ma non evitò che al suo re venisse morso il dito mignolo della mano destra. Il re, furioso, domandò al suddito: “Ed ora che mi dici? Dio è buono? Se Dio fosse buono non mi avrebbero staccato il dito!”. Il servo rispose: “Mio re, nonostante tutto, posso dirle che Dio è buono e che magari, perdere un dito è volontà sua. Tutto quello che Dio fa è perfetto!”. Il re, indignato per la risposta, comandò che fosse incarcerato. 
Dopo qualche tempo, il re uscì nuovamente per cacciare, e fu attaccato da una tribù di indigeni temuti da tutti, dediti a sacrifici umani per i loro dei. Subito dopo aver catturato il re, cominciarono a preparare il sacrificio. Quando era già tutto pronto, ed il re stava davanti all’altare, il sacerdote esclamò: “Quest’uomo non può essere sacrificato, perché è difettoso! Gli manca un dito!”. Dopo poco, il re fu liberato. 
Ritornando al palazzo, molto allegro, liberò il suo suddito, lo abbracciò affettuosamente dicendo: “Caro suddito, se Dio è tanto buono, perché ha permesso che tu venissi carcerato, proprio tu che hai tanta fede?”. Il servo sorrise, e disse: “Mio re, se io fossi stato insieme a lei in quella caccia, sicuramente sarei stato sacrificato al suo posto! Non mi manca nessun dito! Per questo ricordi sempre: … Tutto quello che Dio fa è perfetto! Egli non sbaglia mai!”. 
Il servo aveva capito che Dio non sbaglia mai e che nella sua immensa bontà aveva previsto ogni cosa.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

ANNUNCI PUBBLICITARI

Lettori fissi

Cerca nel blog